Egli è stato trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità. Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui; per le sue piaghe noi siamo stati guariti. ISAIA 53,5
PASQUA 2025
Cari fratelli e sorelle,
buona Pasqua!
Oggi risuona in tutto il mondo l’annuncio pasquale: «Gesù, il crocifisso, è risorto, come aveva detto. Alleluia!»
La Chiesa rinnova lo stupore delle donne che andarono al sepolcro all’alba del primo giorno della settimana. Il sepolcro di Gesù era stato chiuso da una grande pietra; così anche oggi, tombe sigillate sembrano ostacolare le speranze umane: la tomba della guerra, la tomba delle crisi umanitarie, la tomba della povertà e dell’ingiustizia.
Cristo è risorto e apre la via della vita in mezzo alla morte, della pace in mezzo alla guerra, della riconciliazione in mezzo all’odio.
Ci rivolgiamo a te, Signore Risorto, e ti preghiamo per la pace. Tu sei la nostra pace, e solo Tu puoi convertirci da cuori di pietra a cuori di carne, capaci di perdonare e di dialogare.
Ti affidiamo, Signore, la pace in Terra Santa, in Ucraina, in Siria, nello Yemen, in Sudan e in ogni parte del mondo dove soffiano i venti della guerra. Nessuna pace è possibile senza un vero disarmo. Che le risorse vengano spese non per le armi, ma per combattere la fame, per promuovere la salute, l’educazione e il lavoro.
Ti affidiamo, Signore, le vittime delle violenze e degli abusi, in particolare le donne e i bambini. Ogni vita è preziosa ai tuoi occhi, anche quelle nascoste o ferite, anche quelle più fragili. Fa’ che nessuno sia mai scartato.
Ti preghiamo per chi fugge dalla povertà e dalla fame, e per quanti cercano un futuro migliore rischiando la vita. Apri i nostri cuori all’accoglienza e alla solidarietà, affinché nessuno si senta escluso nella grande famiglia umana.
Cristo è risorto, è vivo, e cammina con noi. La sua luce illumini le nostre tenebre. La sua pace regni nei nostri cuori e nel mondo intero.
Buona Pasqua a tutti!
FRANCESCO
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Il manifesto dei percorsi da oggi in affissione per le vie della città, nelle parrocchie, rettorie, confraternite, associazioni cattoliche e altri luoghi pubblici contiene un qr-code.
Inquadrando il qr-code direttamente dal manifesto cartaceo con la fotocamera del cellulare tramite l’app Google Lens comparirà un link cliccando il quale potrete scaricare sul vostro dispositivo un file pdf con l’elenco delle vie dei percorsi e, a fianco di ciascuna via, l’orario indicativo di passaggio delle tre processioni.
PERCORSI DELLE PROCESSIONI PENITENZIALI
VENERDI’ SANTO
SABATO SANTO
LA STORIA DEI RITI DELLA SETTIMANA SANTA A CORATO

L’ARCICONFRATERNITA DI S. M. GRECA E LA PROCESSIONE DELLA PIETA’
Nel 1710 fu nominato rettore della Chiesa Santa Maria Greca don Domenico Candido, il quale sentì il bisogno di diffondere il culto della protettrice di Corato “Santa Maria Greca” e quindi pensò bene di istituire una confraternita laicale con il titolo di Confraternita Santa Maria Greca.
Grazie all’intercessione della Madonna Greca, Corato fu liberata da una grave pestilenza che nel luglio del 1656 colpì la città di Napoli e si diffuse anche in Puglia e quindi a Corato.
La Confraternita nacque l’8 febbraio 1712 e dalla sua istituzione ha l’obbligo di mantenere vive le principali funzioni religiose.
A causa di varie vicissitudini, la confraternita si estinse dopo circa 162 anni. Il 17 maggio 1874, per volontà dell’Arcivescovo Mons. Giuseppe de Bianchi Dottula, venne ripristinato con grande solennità il sodalizio, intitolato Arciconfraternita Santa Maria Greca, con il diritto di inalberare il doppio gonfalone nelle processioni.
L’Arciconfraternita Santa Maria Greca ha l’obbligo di sostenere e di finanziare la solennità in onore della Madonna Greca, la cui ricorrenza e festa si celebra il 18 luglio di ogni anno con una messa solenne seguita dalla processione del quadro della Madonna lungo il corso cittadino.
Nell’ambito dei riti della Settimana Santa, nel 1890, dopo una controversia con la Confraternita San Giuseppe di cui si ignorano ancora oggi i motivi, acquisì il diritto di uscire in processione, il Giovedì Santo, il simulacro di Maria SS.ma della Pietà.
Dai primi anni ‘70 del secolo scorso, tale processione è stata spostata al mattino del Sabato Santo per meglio coordinare i tempi della Passione e Morte di Gesù con il significato di questa icona.
Inoltre, l’Arciconfraternita partecipa anche alla processione dei Misteri, che si svolge il Venerdì Santo, durante la quale si occupa del trasporto della statua di Gesù alla canna.
Tra le altre processioni, partecipa con l’abito confraternale a quella del Corpus Domini ed alla solenne processione domenicale del Santo Patrono durante la quale viene portato in processione il busto argenteo di San Cataldo.
LA CONFRATERNITA DI S. GIUSEPPE E LE PROCESSIONI DELL’ADDOLORATA E DEI MISTERI

La Confraternita San Giuseppe è stata fondata il 13 aprile 1627 in seguito all’assenso fornito dall’allora Arcivescovo Diego Alvares (domenicano spagnolo) ad alcuni sacerdoti, chierici e secolari nobili coratini di erigere una congregazione in onore di San Giuseppe e di edificare una chiesa da dedicare allo stesso santo.
La chiesetta fu eretta fuori le mura della città, precisamente nel luogo detto volgarmente “Vaglio”, e corrisponde alla navata centrale dell’attuale chiesa.
La Confraternita San Giuseppe gode di personalità giuridica ottenuta con Regio decreto n° 1391 del 04/06/1936 col titolo di “Opera Pia San Giuseppe” e dal 15/05/1987 risulta iscritta nel registro delle persone giuridiche presso la Prefettura di Bari al n° 115. Con successivo decreto del Ministero degli Interni del 05/05/2009, la denominazione è variata da “Opera Pia San Giuseppe” a “Confraternita San Giuseppe”.
Il 19 marzo, solennità di San Giuseppe, la confraternita festeggia il proprio titolare partecipando alla celebrazione eucaristica che si svolge nell’omonima parrocchia dove è esposta alla venerazione dei fedeli la statua lignea del Santo risalente al 1766. Nei tre giorni precedenti, invece, i sodali partecipano al triduo di preghiera in preparazione alla solennità.
La Confraternita San Giuseppe attualmente conta 112 iscritti tra confratelli e consorelle, 8 aspiranti (ossia minori compresi tra 14 e 17 anni) e 5 probandi (ossia figli di confratelli e/o consorelle di età inferiore a 14 anni). Inoltre, annovera tra gli iscritti anche due sacerdoti coratini con il titolo di “confratello onorario”.
Negli ultimi decenni c’è stata una costante aggregazione di giovani all’interno del sodalizio e, dal 2023, anche delle donne.
Il consiglio di amministrazione è formato da 11 confratelli, di cui 4 compongono il direttivo e assumono le cariche di Priore, Vice Priore, Cassiere e Segretario.
L’abito del confratello è così composto: camice bianco, cingolo azzurro, tracolla damascata azzurra con bordo giallo contenente l’effige di San Giuseppe, medaglione argentato con l’effige di San Giuseppe legato ad un cordoncino azzurro, fiocco azzurro, guanti bianchi.
L’abito della consorella, introdotto nel 2023, è così composto: mozzetta di colore azzurro con bordo giallo, fiocco azzurro, guanti bianchi e medaglione argentato con l’effige di San Giuseppe legato ad un cordoncino azzurro.
In occasione delle processioni penitenziali del Venerdì Santo, in segno di lutto, il fiocco nero sostituisce quello celeste, i guanti neri sostituiscono quei bianchi, non viene indossato il medaglione e, infine, come segno di penitenza, i confratelli indossano sul capo la buffa (meglio conosciuta col nome di “pappafico”) ossia un cappuccio di stoffa bianca che ha la funzione di coprire interamente il volto dei confratelli durante il trasporto a spalla delle statue di Gesù morto e dell’Addolorata, mentre le consorelle indossano sul capo una veletta nera.
Per quanto riguarda i riti della pietà popolare, la Confraternita San Giuseppe organizza, dalla metà del 1600, la processione penitenziale dei Misteri che si svolge ogni anno il Venerdì Santo. A questa si è aggiunta, successivamente, la processione penitenziale di Maria SS.ma Addolorata che si svolge la mattina del Venerdì Santo e il cui simulacro, un manichino ligneo, risale alla prima metà del 1800.
Ed ancora, unitamente alla Confraternita del Carmine, ha il diritto di portare a spalla sia la statua lignea di San Cataldo, patrono di Corato, durante la processione del sabato e del lunedì della festa patronale di agosto, e sia il busto d’argento durante la processione domenicale.
Il 15 settembre, memoria liturgica della B. V. Maria Addolorata, la confraternita vive la festa parrocchiale partecipando alla messa solenne pomeridiana e, al termine della stessa, alla processione dell’Addolorata che si snoda lungo il corso cittadino.
La confraternita partecipa, infine, anche alla processione del Corpus Domini.
Corato, 10 febbraio 2025
TRADIZIONI

La Confraternita San Giuseppe organizza, da secoli, le processioni penitenziali del Venerdì Santo, quella di Maria SS.ma Addolorata al mattino e quella dei Misteri nel pomeriggio/sera. Secondo autorevoli fonti storiche, quest’ultima processione si svolge a Corato dalla metà del seicento. La processione penitenziale della Pietà, invece, si svolge la mattina del Sabato Santo ed è organizzata dall’Arciconfraternita Santa Maria Greca.
Le due confraternite condividono l’organizzazione delle tre processioni della Settimana Santa.
Ogni anno vengono realizzate due distinte locandine, una per le processioni del Venerdì Santo e l’altra per quella del Sabato Santo, e una locandina che contiene i percorsi di tutte e tre le processioni. Su quest’ultima, dal 2023, viene inserito un qr-code che, dopo averlo inquadrato con la fotocamera del cellulare attraverso l’app Google Lens genera un link cliccando il quale è possibile scaricare sul proprio dispositivo un file pdf che contiene l’elenco delle vie dei tre percorsi e, a fianco di ogni via, l’orario indicativo di passaggio di ciascuna processione. I manifesti vengono affissi nelle strade della città e in tutte le parrocchie, rettorie, confraternite, associazioni cattoliche e altri luoghi pubblici.
Per quanto riguarda i percorsi delle processioni dell’Addolorata e della Pietà, ogni anno la Confraternita San Giuseppe, che redige il percorso dell’Addolorata, e quella di Santa Maria Greca, che redige il percorso della Pietà, creano due distinti itinerari alternativi e complementari tra loro, in modo da coinvolgere tutti i quartieri parrocchiali della città.
Il percorso della processione dei Misteri, redatto dalla Confraternita San Giuseppe, ogni anno attraversa le strade di un solo quartiere parrocchiale.
TRADIZIONI
PROCESSIONE DI MARIA SS.MA ADDOLORATA
Alla due processioni del Venerdì Santo partecipano anche i devoti-portatori, ossia fedeli devoti alla Vergine Addolorata che, non appartenendo a nessuna confraternita della città, chiedono di partecipare alle due processioni e di portare a spalla la statua dell’Addolorata. Per l’occasione, la confraternita concede loro in comodato gratuito la divisa che si differenzia da quella del confratello in quanto mentre quest’ultimi indossano la tracolla, i devoti-portatori indossano una stola a collare di colore azzurro con bordo giallo e medaglione in forex recante l’immagine di San Giuseppe.
La prima mezz’ora circa del percorso processionale, fin quando non ha inizio l’alba, si svolge con le luci pubbliche spente e con le strade limitrofe alla parrocchia illuminate dal chiarore delle candele portate in processione dai partecipanti.
Nel tratto iniziale e finale della processione tutti i confratelli e devoti-portatori si coprono il volto con la buffa in segno di penitenza, durante il resto del percorso, invece, solo chi porta a spalla la statua dell’Addolorata.
Durante il percorso processionale si vivono tre momenti di preghiera in tre distinti quartieri parrocchiali. Essi si svolgono o dinanzi alla chiesa territoriale o dinanzi a case di riposo per anziani, asili o altri luoghi di rilevanza sociale e sono presieduti dai parroci territorialmente competente. Negli ultimi anni, infine, è stata promossa l’iniziativa di far partecipare, nell’ultima ora circa del percorso, i bambini che frequentano il catechismo presso la parrocchia San Giuseppe. Essi si aggregano alla processione e, durante il percorso, rivolgono alla Vergine Addolorata le loro personali preghiere e compiono dei gesti simbolici per esprimere la loro devozione.
Il ritorno della processione sul piazzale della chiesa, alle ore 10:30, è accompagnato da “Marie ad pedem crucis”, opera musicale composta nel 2015 dal M° Gennaro Sibilano e dedicata all’Addolorata, mentre il rientro in chiesa del simulacro avviene con le note di “Jone” del M° Enrico Petrella.
La tradizione secolare del popolo coratino è quella di esporre al balcone delle proprie abitazioni, durante il passaggio della processione, un drappo bianco con fiocco nero in segno di lutto e dei ceri. Inoltre, diversi condomini allestiscono dinanzi ai propri portoni d’ingresso dei piccoli altarini devozionali.
PROCESSIONE DEI MISTERI
L’uscita della processione è accompagnata dall’esecuzione di quattro composizioni musicali, composte tra il 2023 e il 2024 dal maestro Gennaro Sibilano, una dedicata ai riti del Venerdì Santo coratino e intitolata, appunto, “Venerdì Santo a Corato”, e le altre tre dedicate ad alcuni dei simulacri portati in processione: “A Gesù e il Cireneo”, “Al Calvario” e “A Gesù morto”.
Durante il percorso, poi, viene eseguita anche l’ultima opera musicale composta nel 2024 dallo stesso compositore e dedicata al simulacro di San Pietro dal titolo “A Kefa”.
Nel tratto iniziale e finale della processione tutti i partecipanti si coprono il volto con la buffa in segno di penitenza mentre, nel resto del tragitto, solo coloro che trasportano a spalla i simulacri.
Alle ore 21:00 circa, ha inizio il caratteristico “percorso a luci spente” nelle vie del centro storico con i confratelli e le consorelle che portano un passo cadenzato. I balconi delle abitazioni che sorgono nei dedali dell’abitato antico, per l’occasione, sono addobbati dalla Pro Loco Quadratum con i segni caratteristici della pietà popolare coratina (croci e lenzuola bianche con segno di lutto), le luci della pubblica illuminazione spente e i vicoli illuminati solo dalla luce fioca dei lumini posizionati su tutti i balconi e cornicioni e dalle candele che vengono portate in processione da tutti i sodali dall’ingresso nel centro storico fino al rientro in chiesa.
In questo tragitto, solitamente lungo circa 500 metri, la banda esegue, per tradizione, due opere musicali locali: “Dolore di madre” composta nella metà del ‘900 dal maestro coratino Pasquale Vilella e “Pensiero funebre” composta, sempre nel secolo scorso, dall’illustre maestro, coratino di adozione, Raffaele Miglietta. Durante il “percorso a luci spente” tutti i confratelli e i devoti-portatori si coprono nuovamente il viso con la buffa in segno di penitenza.
Alle ore 22:00 la processione, sempre in un’atmosfera buia, raggiunge nuovamente la chiesa di San Giuseppe per sostare sul piazzale antistante dove viene celebrata la Via Crucis cittadina, presieduta dal coordinatore zonale e animata dalle comunità parrocchiali o da altre realtà associative locali. Per ogni statua viene letto un passo attinente del vangelo e una meditazione. Al termine di ogni stazione, il rispettivo simulacro fa rientro in chiesa accompagnato da un canto appropriato intonato dal coro della parrocchia San Giuseppe.
Il rientro in chiesa della statua di Gesù morto avviene in un clima di massimo silenzio, nel buio del piazzale e della chiesa e senza alcun accompagnamento musicale eccetto alcuni colpi intermittenti di tamburo.
PROCESSIONE DI MARIA SS.MA DELLA PIETÀ
Anche la processione della Pietà viene accolta nei vari quartieri con un drappo bianco e fiocco nero esposto ai balconi delle abitazioni, ceri e altarini devozionali.
Durante il percorso si organizzano dei momenti di preghiera nei quartieri parrocchiali attraversati.
I confratelli e devoti-portatori che portano a spalla la statua della Pietà si coprono il volto con la buffa per tutta la durata della processione, invece tutti gli altri solo nel tratto iniziale e finale della processione.
Poco prima del rientro, la processione della Pietà attraversa Via Luisa Piccarreta, strada limitrofa alla chiesa Santa Maria Greca, laddove la statua sosta dinanzi alla Casa – Museo della Serva di Dio Luisa Piccarreta per un momento di preghiera, molto sentito e partecipato dalla cittadinanza, animato dall’associazione Luisa Piccarreta P. F. D. V. e dalla comunità parrocchiale di Santa Maria Greca.
VENERDI’ SANTO
PROCESSIONE DI MARIA SS.MA ADDOLORATA (mattina)

La processione di Maria SS.ma Addolorata segna l’inizio dei riti della Settimana Santa coratina e rappresenta un momento di profonda spiritualità e devozione. Essa è organizzata dalla Confraternita San Giuseppe.
Il rito processionale è preceduto, alle ore 04:00, da un momento di preghiera che si svolge all’interno della chiesa San Giuseppe ed è riservato ai soli confratelli, consorelle e devoti-portatori della Confraternita San Giuseppe. Nel contempo, all’esterno sul piazzale antistante si radunano centinaia di fedeli che attendono l’uscita della processione.
Alle ore 04:50 i rintocchi della troccola, sette in ricordo dei sette dolori di Maria, annunciano l’uscita della processione. Questo tradizionale strumento musicale tipico delle processioni della Settimana Santa è suonato, a turno, dai confratelli minori di 14 anni, chiamati probandi. Segue l’uscita della croce penitenziale con tutti i segni della passione di Cristo, poi delle consorelle, devoti-portatori e confratelli.
Alle ore 05:00 il simulacro dell’Addolorata, statua lignea a manichino che risale alla prima metà del 1800, varca il piccolo portone della chiesa accompagnato dalle note struggenti di “Eterno dolore” composta dal maestro Pasquale Quatrano e inizia il suo lento e lungo pellegrinaggio per le vie della città.
Durante il percorso processionale, che cambia ogni anno, si vivono tre momenti di preghiera in tre distinti quartieri parrocchiali. Essi sono presieduti dai rispettivi parroci territorialmente competenti e si svolgono o dinanzi alla chiesa di riferimento oppure dinanzi a case di riposo per anziani, asili o altri luoghi di particolare rilevanza sociale.
Alle ore 10:30 la processione dell’Addolorata rientra nella chiesa San Giuseppe.
PROCESSIONE DEI MISTERI (pomeriggio e sera)

Alle ore 18:00 sempre dalla chiesa San Giuseppe si snoda la processione dei Misteri annunciata dal suono stridente della troccola e dal gonfalone nero. La processione dei Misteri, che risale alla metà del 1600, è formata da nove statue ognuna portata in processione da un’associazione cattolica o da una confraternita. L’ordine della processione è il seguente:
- Gesù nel Getsemani (associazione cattolica gerardina);
- San Pietro (associazione cattolica Santa Bernadette e Confraternita Misericordia);
- Gesù alla colonna (Confraternita SS.mo Sacramento e Confraternita Purgatorio);
- Gesù alla canna (Arciconfraternita Santa Maria Greca);
- Gesù caricato della croce (Confraternita SS.mo Rosario. Un loro confratello, nei panni del Cireneo, precede il simulacro trascinando a spalla una croce in legno);
- La Veronica (Confraternita del Carmine);
- Gesù crocifisso (Confraternita dell’Immacolata);
- Gesù morto (associazione cattolica Madonna del Pozzo e confratelli della Confraternita San Giuseppe);
- L’Addolorata (consorelle e devoti-portatori della Confraternita San Giuseppe).
Tre delle nove statue, tutte in legno di tiglio policromo scolpite e dipinte, risalgono al 1600 e precisamente le statue di Gesù caricato della croce e Gesù morto al periodo 1630-1650 mentre quella di San Pietro alla seconda metà del 1600.
Alle ore 21:00 circa inizia il caratteristico “percorso a luci spente” lungo i dedali del borgo antico. I balconi delle abitazioni vengono addobbati dalla Pro Loco Quadratum con i segni caratteristici della pietà popolare coratina (croci e lenzuola bianche con segno di lutto), le luci della pubblica illuminazione rimangono spente e i vicoli sono illuminati solamente dalla luce fioca dei lumini posizionati sui balconi e cornicioni e dalle candele che vengono portate in processione da tutti i partecipanti.
Alle ore 22:00 la processione raggiunge nuovamente la chiesa San Giuseppe dove, sul piazzale antistante, ha luogo la Via Crucis cittadina, presieduta dal coordinatore zonale e animata dalle comunità parrocchiali e/o altre realtà associative locali.
Al termine di ogni stazione il rispettivo simulacro fa rientro in chiesa accompagnato da un canto intonato dal coro della Parrocchia San Giuseppe.
Il rito si conclude alle ore 23:30 circa.
Alla processione dei Misteri partecipano, oltre a tutte le confraternite ed associazioni cattoliche cittadine, anche le autorità civili e militari tant’è che la statua di Gesù morto è scortata da due Carabinieri in G.U.S., mentre la statua dell’Addolorata è scortata da due agenti di polizia e due vigili urbani.
SABATO SANTO PROCESSIONE DI MARIA SS.MA DELLA PIETA’ (mattino)

Alle ore 06:50 dalla chiesa di Santa Maria Greca ha inizio la processione della Pietà, la cui statua risale al periodo compreso tra il 1875 ed il 1899. L’uscita della processione è preceduta, alle ore 06:30, da un momento di preghiera animato dai confratelli, dalle consorelle e dai devoti-portatori.
Alle ore 11:30 la processione attraversa Via Luisa Piccarreta, stradina del centro storico limitrofa alla chiesa Santa Maria Greca, laddove la statua sosta, per diversi minuti, dinanzi alla casa – museo della Serva di Dio Luisa Piccarreta per vivere un momento di preghiera molto sentito e partecipato da tutta la cittadinanza.
Alle ore 12:00 la processione fa rientro in chiesa.
MARCE FUNEBRI
Nel nostro lettore potrete ascoltare 36 Marce Funebri eseguite dalla Banda città di Corato “Raffaella Miglietta” diretta dal Maestro Giorgio Loiodice. Ringraziamo Antonio Amenduni, Vincenzo Jurilli, Evaristo Pancaldi, Amedeo Vella, Nino Ippolito, Angelo Lamanna, Luigi Cirenei, Gennaro Sibilano, Luigi Ingo, Enrico Petrella, Pasquale Quatrano, Evaristo Pancaldi, Antonio Albanese, Antonio Cece, Roberto Bartolucci, Giovanni Picca, Giuseppe Bellissario, Pasquale Vilella, Raffaelle Miglietta, compositori di alcuni dei brani presenti nella pagina. In basso trovate i titoli di alcune marce presenti.
Eterno Dolore (Quatrano)
Eterno dolore (Pancaldi)
Pianto dell’orfano
Rassegnazione
Tristezza
A Mia Madre (Trizio)
A Mia Madre (Cece)
Dolore di madre
Cristo alla colonna
Una lacrima sulla tomba di mia madre
Jone
Mesto ricordo
Sabato santo
Venerdì Santo
Elegia (Sibilano)
Elegia (Lamanna)
Pietà
Marie ad pedem crucis
Piccolo angelo
Pensiero funebre
Marcia Funebre op. 35
Pianti e fiori
Stabat Mater
Pianto eterno
Smarrimento
Per l’addolorata
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Un sentito ringraziamento a Elisa Arbore per le foto dei riti della Settimana Santa a Corato, che catturano l’essenza di questa tradizione e arricchiscono il nostro sito.
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